San Francisco, saga di Werevolves - I rinnegati

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view post Posted on 17/9/2013, 08:57




A breve il resoconto della prima sessione... D
 
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Orkottero
view post Posted on 17/9/2013, 11:11




SIIIIIIIIIIIII!!!!
 
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view post Posted on 17/9/2013, 11:16




1. Un nuovo inzio


America. San Francisco. La quarta città della California. Turisti, banchieri, generali e semplici cittadini animano ogni quartiere e ogni strada, ignari della natura che li circonda. Tranne pochi, che possiamo definire persone. Persone a metà tra l'essere umano e il lupo, figli di coloro che uccisero Padre Lupo nella notte dei tempi, braccati ora dai loro stessi fratelli. Un generale, un uomo d'affari e due mendicanti che si danno appuntamento al Golden Gate Park Mother's Playground, una piccola area verde nella baia di San Francisco: quattro individui differenti tra loro, pronti per la loro muta, per gettarsi a capofitto nel mondo dei lupi, iniziando la loro nuova vita in branco.
E' una bella giornata di sole, l'autunno è appena entrato. Kumiko, la lupacchiotta più giovane del branco, è assieme al suo secondo padre, Touma, seduti sulla panchina, godendosi i raggi di un Sole non troppo caldo.
"Devo andare all'università... ora!" la voce di..., un ricco uomo d'affari, che fda sobbalzare i due.
"E perchè?"
"E' scomparsa mia cognata... dopo la festa di ieri non si è fatta più sentire... Volete venire?"
"Magari incontro qualche bel ragazzo!"
 
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Orkottero
view post Posted on 17/9/2013, 11:18




mi mancavano da morire i racconti post sessione!!
Vaiiiiiiiii Luuuuuuuuuuu!!
 
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view post Posted on 19/9/2013, 08:06




2. Vita notturna

La breve visita al college non aveva dato i frutti sperati. Tanto tempo perso tra i corridoi bianchi piendi di ragazzi, sorvegliati da uno spirito chioccia e illuminati dallo spirito della sapienza. Solo Roger era riuscito a trovare il numero di telefono di Albert, aiutandosi con un paio di verdoni. Quello che riportò aveva dell'assurdo.
"Ho telefonato ad Albert...."
"E poi?"
"Lo sentivo correre affannato, gridava che qualcosa fosse li, ad inseguirlo. Poi più nulla..."
"Speriamo bene..."

Il viaggio di ritorno, verso casa di Roger, stava procendo tranquillamente. Kumiko e Touma avrebbero avuto un letto su cui dormire, l'uomo d'affari invece una nuova occasione per far contenta sua figlia. Il notiziario delle 20 si apriva, come tutte le sere, con i due anchor che si presentavano a vicenda commentando poi i fatti più gravi: e quella sera si parlava di un macabro omicidio al porto, dove una giovane ragazza era stata assalita con ferocia inaudita.
E l'idea di andare dal branco di Codi per chiedere spiegazioni fu dello stesso Roger.
Codi, un tipo bassetto ma piuttosto robusto era il maschio alfa della zona nord di San Francisco; assieme a lui vivevano la silenziosa Lila e Derek, un tipo di colore alto più di due metri, dalla forza sovraumana. I tre avevano la loro tana in una palazzina al centro di un quartiere poco abitato, controllando tutta la zona da lì. Le idee e le supposizioni che furono elaborate portarono solamente ad un'ispezione sul luogo del delitto: le macchie scure di sangue rappreso contrastavano con i nastri fluorescenti della polizia. Pochi odori, poche tracce, forse un buco nell'acqua. La ragazina e Touma seguivano gli altri fratelli in silenzio, Roger e Codi si davano un sacco da fare invece. Il secondo in realtà studiava le mosse dei cuccioli, mentre Roger si stava eleggendo a capo del nuovo branco al centro della città.
La notte avanzava e portò i lupi ad un locale poco lontano dalla tana di Codi: i vizi e il piacere dominano la vita di un lupo. Una festa rumorosa, con birra e musica, corpi che trasudano ormoni e, per la prima volta, il generale Valik che si lascia andare. Kumiko al centro della pista sotto lo sguardo attento di Touma, Roger che faceva sempre piu domande per capire come inserirsi e comandare lo strato umano della società. Bastò poco più di un giro di orologio per scatenare la rissa nella pista da ballo: Kumiko allontanava a forza i pretendenti, Touma e Roger invece capirono che era il momento di intervenire. Qualche bottiglia, alcuni nasi rotti e sei persone messe al tappeto. Un buon bottino per iniziare la serata.
 
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Orkottero
view post Posted on 19/9/2013, 10:40




Ben Scritto Lu!!!
Ormai se ad onorem il cronista del branco :D
 
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view post Posted on 19/9/2013, 11:10




la prossima volta allora giocherò l'equivalente del fianna... :D
 
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view post Posted on 30/9/2013, 09:00




3. A caccia!

Valik si era appartato con la cameriera, mentre il resto del branco si apprestava a seguire Codi fuori dal locale. L'aria era fredda e la notte stava trascorrendo inesorabile. Il capobranco li condusse attraverso le strette vie che delimitavano il suo territorio, mentre attendevano che Derek finisse il proprio rituale.

'Ho sonno Touma, sarà meglio tornare nel nostro buco'
'Credo che questa sera finiremo nella tana di Codi'
Strinsi le labbra mentre prendevo per mano Touma, che da ormai cinque anni aveva sostituito la mia famiglia.


Derek aveva appena finito quando i lupi tornarono nell'appartamento di Codi. Il forte odore di grasso bruciato non sfuggi all'olfatto fino di Valik. Scoprì poco dopo che quell'odore non era altro che l'essenza di uno spirito che aveva tentato di attraversare il guanto, prima nche Derek lo divorasse. Le informazioni che i due branchi ottennero fù che l'umano a cui davano la caccia era un cavalcato.
"Lo elimineremo" proferì sicuro Roger
"Sicuramente" fece eco Codi
Intanto la ragazzina si assopiva sul divano, lasciando quelle discussioni che poco le importavano agli altri cuccioli

Avevo gli occhi pesanti, le parole e le immagini si fondevano le une con le altre, mentre il mio corpo diventava leggero, addormentandomi.
Sognai ancora della mia vita a Tokio, insieme a mio fratello Jiro.Le luci della città erano soffuse, ma emanavano un bagliore accecante. La luce del sole filtrava attraverso le vecchie persiane dell'appartamento. Mentre mi stropicciavo gli occhi il mio naso fiutava l'odore di bacon e uova che Lila stava cucinando. Lo stomaco brontolava e mettere qualcosa sotto i denti mi andava proprio.
'C'è caffè e pancetta. Le uova sono là. Serviti!'
queste furono le uniche parole della donna dai capelli rossi. Era fredda e distaccata, probabilmente ci vedeva solamente come un peso. La colazione non era male finchè non si svegliò anche Derek, apparecchiandosi con uova crude e una bistecca enorme. Si mise seduto davanti a me. Era sempre sorridente e sembrava prendere le cose sempre alla leggera: tutto per lui si poteva sistemare, magari facendo leva sulla sua mole gigantesca.
'Come va ragazzina?'
'Direi bene, uova e pancetta per colazione... erano anni che mi capitava!
'Uova e pancetta? Meglio questa!'
Posò davanti a me un pezzo di carne, rosso e sanguigno: lo guardavo mentre era immobile sul tavolino di legno, potevo quasi sentirne l'odore.
'E' filetto, la parte migliore'
Ero riluttante, avvicinai il viso a quel pezzo di carne. Ne sentii l'odore e ne tastai la consistenza.
'No grazie!'
'Mangia ragazzina! Non puoi dire di no alla carne!'
Guardai Derek, era davvero serio. Poi tornai con l'attenzione sul filetto, avevo già lo stomaco pieno. Però c'era qualcosa che mi attirava: avevo l'acquolina in bocca. Affondai i denti nella carne, sentivo soddisfazione nel mangiarla sotto lo sguardo del ritualista. Quando finii sentivo il sapore del sangue in bocca, ma avevo paura delle mie sensazioni.


Il branco dei cuccioli non ha mai cacciato. Derek e Codi ne discutevano animatamente, poco distante da Kumiko. Touma, seduto sul divano alternava il suo sguardo sui lupi presenti.
"Questa sera si va a caccia, raduna i cuccioli, io penso al resto!"
La voce di Codi tuonava nell'appartamento, mostrando tutto il suo spirito di maschio alfa. Sia Roger che Valik furono contattati e nessuno dei due riucì a replicare all'ordine del capobranco.

"Guai in vista."

Il sole stava scendendo sulla baia di San Francisco. Tutti i lupi si stavano dirigendo al parco nazionale, a nord della città. Qualche bigliettone verde dato ai rangers e i lupi si potevano dirigere ad una piazzola di sosta poco distante, indisturbati.
"Sappiate che molti sangue di lupo diventano ranger!" Proferì cinico Codi.
Una volta giunti alla piazzola tutti scesero dal furgone, tranne i due giapponesi. La ragazzina guardava i suoi fratelli dal finestrino mentre si spogliavano dei loro abiti umani, assumendo la forma che padre lupo gli donò. Ululavano e ringhiavano l'uno contro l'altro scambiandosi messaggi mentre aspettavano che il cucciolo più giovane scendesse dal furgone e potesse raggiungerli.

Non voglio andare Touma'
Lui scosse solamente le spalle. Credo che già sapesse cosa stava per accadere.
'Riportami a casa, ti prego!'
Mi sembrava di sentire il rumore delle ossa che si spezzavano e si saldavano, si allungavano e si deformavano. Il loro viso si contorceva dolorosamente, i peli ispidi ricoprivano la pelle, l'umanità nei loro occhi si spense.


Anche Kumiko scese. Tutti l'aspettavano.
"Dai sbrigati ragazzina!" proferì Derek
"Sbrigati, dobbiamo andare a caccia!" fece eco Roger, eccitato all'idea di catturare qualche preda
"No, io sono un essere umano, non sono come voi... non mi aspettate" rispose invece la ragazzina, spaventata.
L'atmosfera si stava riscaldando, la tensione aumentava. I lupi si stavano innervosendo, ringhiando contro i due nipponici. Valik prima bloccò la strada alla ragazzina, poi le saltò addosso: i due corpi rotolarono un po' nella terra, e il muso del lupo grigio era a pochi centimetri al viso della giovane.
"Lasciami andare" continuava a gridare
"Se non ti unisci al nostro branco puoi anche andartene, ma quando troverai un nuovo branco sarà la stessa cosa: questa è la tua natura e devi accettarla!" tuonò irato Roger

Il cuore mi batteva a mille nel petto, avevo una paura tremenda. Sei lupi attendevano che lasciassi libero il dono di Padre Lupo. Ma non volevo diventare anche io un demone lupo: volevo restare umana. Volsi il mio sguardo a Touma, poco distante.
'Non sono come loro'
Lui non rispose. Si guardava attorno, studiando la situazione: i lupi più giovani ringhiavano innervositi, i tre più anziani invece si limitavano a guardarci.
Sentivo un nodo alla gola, avrei voluto gridare il più forte possibile, ma non volevo darla vinta alla natura del lupo che stava lottando con la mia natura umana.
Stavo sidando Roger, il lupo più intraprendente, colui che voleva comandare il gruppo più giovane.


I lupi avevano accerchiato i due giapponesi, Roger invece si stava dirigendo verso Kumiko.
"O con noi o te ne vai!"
"Andrò via, non mi spaventi!"
Il pugno dell'uomo d'affari fù rapido e preciso sul viso della quindicenne, che crollò al suolo con le mani al volto. La rabbia cresceva in tutti, ma sfociò solamente in sguardi sbiechi e di minaccia
"Questa la pagherai!"
Con rabbia i due si azzuffarono, calci e pugni nel buio della notte. I graffi sulla pelle di entrambi si aprivano e si rimarginavano, rigenerandosi secondo il volere di Padre Lupo.

Avevo gli occhi lucidi, la rabbia stava esplodendo dentro di me, ma riuscivo a reprimerla. Quel pugno ancora mi bruciava, anche se non capivo perchè fosse così importante quella caccia. Non volevo partecipare a quella farsa, non volevo darla vinta a quel dono che rifiutavo.
Colpivo con foga, atterrare Roger avrebbe significato far vincere la mia natura umana.


"Devi trasformarti ragazzina, devi liberare ora la tua natura di Lupo, oppure essa esploderà in tutta la sua violenza. Potresti uccidere chiunque ti capiti a tiro, senza badare che sia un uomo o un bambino." suggerì Derek. Il ritualista aveva guidato la prima muta di Kumiko e, per un breve periodo, era stato il suo mentore.
"Non è vero!" replicò immediatamente la giapponese, gridando. Le urla si perdevano nel silenzio del bosco circostante, mentre la piccola falce di luna stava trovando il suo posto nel cielo stellato.
Roger afferrò per il collo la quindicenne, alzando nuovamente il suo pugno. Intanto Valik e Jason tenevano lontano Touma: i tre si studiavano, scambiandosi solamente qualche colpo. Jason si muoveva goffamente, Valik invece sfruttava tutte le conoscenze apprese nell'esercito.

Incrociai lo sguardo di Roger che mi teneva per il collo. Era decisamente più forte di me.
'Touma aiuto!' gridai.
 
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Orkottero
view post Posted on 30/9/2013, 10:16




.. come andrà a finire questa piccola lotta per l'equilibrio del branco..?
 
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view post Posted on 30/9/2013, 10:21




mercoledì lo sapremo :D
 
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Orkottero
view post Posted on 30/9/2013, 10:30




Se le cose vanno come spero mercoledì ci sarà una sorpresa che manderà all'aria tutti i precari equilibri che si stanno per creare o che sono già stati creati :D
 
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view post Posted on 30/9/2013, 10:36




uhmmm... interessanti colpi di scena allora... sono già pronto per mercoledì XD
 
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LordStefy
view post Posted on 30/9/2013, 10:49




bello!!
 
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view post Posted on 3/10/2013, 08:54




4. Litigi

L'aria umida della notte scivolava silenziosa tra gli alberi. I lupi ringhiavano l'uno contro l'altro, colpendosi a vicenda. La tensione era palpabile. Roger teneva ancora immobile Kumiko, mentre Valik impediva a Touma di raggiungere la ragazzina.
Per un istante tutto fu immobile e silente.
Il rumore delle ossa che si deformavano e si rompevano, le carni che si lacerano per far assumere a Derek la forma più vicina ad un lupo: ringhiava e si muoveva lentamente, minaccioso, senza accorgersi che dietro di lui il capobranco stava per intervenire.
Di nuovo ringhi e minacce: da una parte Roger e Kumiko, dall'altra Derek e Codi. Ognuno dei due branchi aveva bisogno di chiarire alcune cose.
La situazione era speculare e ebbe la stessa fine: Derek fu colpito violentemente da Codi e Roger scaraventò al suolo la giapponese.
La questione era chiusa: i lupi andarono a caccia, godendosi la preda esanime catturata da Valik. Ogni cucciolo assaporava le carni della preda appena catturata riuscendo a soddisfare finalmente i propri istinti. Ogni morso li avvicinava sempre di più a Padre Lupo. Tutti tranne Kumiko che rimase nel furgone, in silenzio.

"Non sono come loro, non sono una bestia, un demone lupo"

Il viaggio di ritorno fu silenzioso: i due sconfitti non proferirono parola, Lila non aveva mai parlato durante la notte, Valik e Roger gustavano ancora il sangue della preda. Codi medidava sul da farsi invece. Nella tana del branco più anziano le cose non cambiarono, i cuccioli si congedarono per dedicarsi ognuno ancora alle proprie necessità umane.
"Dovrai andartene dal parco, è il nostro territorio e tu non fai parte del branco!"
"Prova a cacciarmi"
"Se ti troveremo la prossima volta finirà molto peggio"
"Non mi fai paura bestia!"
Poche battute tra la ragazzina e gli altri due cuccioli, confermando che l'astio non era affatto scomparso.
"Domani vedi di sparire!"
Il chiarore dell'alba si affacciava di nuovo su San Francisco. L'aria era fresca, ma portava tanti dubbi ed un nuovo lupo. Era un ragazzo che stava girando l'America e aveva lasciato il suo odore nel parco per avvisare del suo passaggio, secondo le regole dei lupi.

Passai tutta la mattina a pensare, addormentandomi sulla mia panchina solo nel primo pomeriggio. Da una parte quei cuccioli potrebbero essere la mia nuova famiglia, dall'altra volevo evitare i lupi stessi. Touma era andato un po' in giro e tornò con un paio di panini: di certo il loro sapore non era affatto paragonabile al sapore della carne che mi aveva offerto il giorno prima Derek. E fu proprio il ritualista che passò a trovarmi prima di sera. Parlammo di poche cose.
"Se non stai alle regole dei lupi dovrai andartene. Stasera torneranno e non ci sarò io"
"Non mi serve il tuo aiuto"
"Ieri ho tentato di difenderti da Codi e se fossi stata nel suo branco già ti avrebbe fatto a pezzi"
Qualche attimo di silenzio, istanti per riflettere
"Prendi questi soldi, ma pensaci... mi dispiacerebbe non vederti più qui in giro!" concluse il ritualista


Due morsi al panino, l'hamburger che non sapeva di carne, le spezie che sovrastavano ogni altro sapore. Ma era un pasto quasi caldo per Kumiko e Touma. Gli altri due cuccioli intanto avevano incontrato il nuovo arrivato: un nomade con la passione del combattimento. Un osso duro che però non si intromise nelle questioni del branco di cuccioli, ora che Valik era dubbioso sulla sorte dei due nipponici.
"Ancora sei qui?" affermò Roger
"Questo parco è il nostro!" fece eco Valik
"E questa panchina è la mia!" rispose scontrosa Kumiko.
Un nuovo scontro tra i cuccioli era imminente.
 
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Orkottero
view post Posted on 3/10/2013, 14:17




si si ne vedremo delle belle si si
 
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18 replies since 17/9/2013, 08:57   129 views
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